Pd e M5s hanno chiesto le dimissioni dei vertici Rai dopo il monologo di Fedez. La replica di Viale Mazzini: “No a strumentalizzazioni”.
ROMA – Pd e M5s hanno chiesto le dimissioni dei vertici Rai dopo il monologo di Fedez al Concerto del Primo Maggio. Le critiche non sono mancate dai leader con Di Maio, Letta e l’ex premier Conte che si sono espressi in favore delle parole dette dal cantante.
Sostegno arrivato anche da parte di Liberi e Uguali e da parte del movimento delle Sardine. Anche l’Arcigay ha ringraziato Fedez per “aver dato voci a milioni di noi“.
La richiesta di dimissioni
Dimissioni richieste da M5s e Pd. “Dopo quanto avvenuto ieri – il pensiero di Michele Bordo, membro della commissione di Vigilanza Rai, riportato da La Repubblica – non c’è un attimo da perdere: è opportuno che i vertici dell’azienda coinvolti in questa vicenda rassegnino immediatamente le dimissioni. La libertà di espressione in Rai dovrebbe sempre essere tutelata. A nessuno può essere tutelata sempre […]“.
Una richiesta avanzata anche dal M5s. “C’è poco da discutere – il commento di Giuseppe Brescia – si colga questa occasione per fare ciò che finora non si è stati capaci di fare: siano rimossi i responsabili di questo scempio e si dia al servizio pubblico la dignità necessaria all’informazione di un Paese civile“.
La Rai: “No a strumentalizzazioni”
Da viale Mazzini nessun cambio di posizione. In una nota, citata dall’Adnkronos, l’amministratore delegato Fabrizio Salvini ha confermato di “non aver mai censurato Fedez o altri artisti […]. Questo deve essere chiaro, senza equivoci e non accettiamo strumentalizzazioni che possano ledere la dignità aziendale e dei suoi dipendenti […]“.
“Di certo – ha aggiunto l’ad – in Rai non esiste e non deve esistere un sistema e se qualcuno, parlando in modo non appropriato per conto a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso […]“.
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